Villa Edvige Garagnani
Nel Dicembre del 2000 venne presentato, tra quelli partecipanti al concorso di idee, il Progetto Vincitore del Prof. Darko Pandakovic, unitamente alla pubblicazione “Un giardino tra i palazzi e il fiume”illustrativo di tutti i progetti partecipanti al concorso di idee. Si è così restituito uno spazio funzionale alla valorizzazione delle realtà del territorio: realtà produttive, associative, storico-artistiche, istituzionali.
Villa Edvige Garagnani è centro che ospita attività culturali, turistiche ed enogastronomiche, rimanendo al centro di un progetto che intende accrescerne sempre più il carattere di show room delle attività produttive ed economiche d’interesse sovracomunale.
La loggia passante al piano terra è “casa comunale” e costituisce una grande opportunità per chi intenda celebrarvi il matrimonio civile. Per informazioni è possibile consultare l’apposita scheda della “Guida ai servizi”.
Sempre al piano terra, la Villa ospita l’ufficio IAT costituendone sede.
Molti i locali di varie dimensioni e possibilità di utilizzo, accoglienti e ricchi di suggestione: le cantine, le sale al primo piano, il salone al secondo piano. Villa Garagnani è una opportunità per chi desideri un locale per attività culturali, professionali, convegni ma è anche un luogo infinitamente bello da visitare.
Villa Quattro Torri
Palazzo Albergati
Giunto fino a noi nell'integrità dell'assetto iniziale, è uno dei massimi esempi di architettura barocca in Italia ed è utilizzato oggi come sede di convegni, mostre, eventi musicali e teatrali. Il giardino-campagna che lo circonda è l'estensione degli spazi geometricamente delineati e preesistenti all'edificio delle cavedagne, dei fossi, e dei maceri e racconta della doppia funzione attribuita al palazzo: luogo di villeggiatura e di amministrazione della proprietà terriera. Il doppio viale di tigli che attualmente incornicia il giardino rivolto a Nord è di impianto moderno.
Villa Zanchini Garagnani
Villa Magnani Guidotti
Palazzo Stella
Palazzo del Settecento appartenuto alla famiglia Stella, dagli inizi del Novecento e per un secolo è stata sede del Municipio. All'esterno un bassorilievo posto nell'anno 1873, ricorda che la faniglia dell’orafo e pittore del Rinascimento Francesco Raibolini detto il Francia (1450-1517) era originaria di Zola Predosa. A destra della facciata il monumento ai caduti della Prima Guerra mondiale.
Villa Socini - Portoni Rossi
Palazzo Bentivoglio Pepoli
Voluto all'inizio del Cinquecento da Alessandro Bentivoglio, passò in seguito ai Marescotti e quindi ai Pepoli. Pochi anni fa, dopo un lungo abbandono, la villa è stata restaurata completamente nella sua complessità di architettura rinascimentale, leggibile nel doppio loggiato della facciata nord, e di architettura neoclassica secondo l'assetto conferitole da Angelo Venturoli fra il XVIII e il XIX secolo del lato rivolto a sud. Il timpano è decorato con due angeli che sostengono lo scudo di famiglia sormontato dall'aquila.
All'interno conserva preziosi soffitti lignei dipinti, decorazioni e fregi. All'esterno il giardino conserva le vasche per i giochi d’acque che lo caratterizzavano in antichità. Spazio condiviso con la scuderia che si erge su due piani, divisa in tre grandi navate con volte a crociera.
Villa Bertoloni Marcovici
Torre delle Tombe
Villa Maccaferri
Villa Ricci Signorini
Di origini seicentesche, agli inizi dell’Ottocento pervenne alla famiglia Dal Bello che ne fece la propria residenza dotandola della facciata neoclassica, curando il grande parco lungo la via Gesso e mantenendo l’oratorio privato.